Parei
I parei delle nostre collezioni sono importati, come tutti gli altri articoli, dall’Indonesia.
I parei indonesiani, talvolta indicati come parei balinesi, hanno da decenni invaso il mondo: nel nord e sud america, in australia, in tutto il mediterraneo e negli arcipelaghi più prestigiosi troverete sempre una boutique o un bazar che li propone.
Sono apprezzati per la loro freschezza, per la robustezza e per il molteplice uso che se ne può fare: copricostume, lenzuolo per lettini da spiaggia, telo steso direttamente sulla sabbia, ed esiste perfino un intelligente modo di piegare il pareo per farlo diventare una sacca capiente.
Il loro punto di forza sta però nelle bellissime e infinite colorazioni, frutto dell’estro artistico
degli artigiani indonesiani. Il pareo indonesiano è prodotto infatti in laboratori tradizionali, dove non esistono macchinari e talvolta neppure la corrente elettrica.
La colorazione più antica è il batik, tradizione indonesiana di altissimo livello qualitativo, col quale si coloravano sia i sarong per tutti, sia i tessuti destinati ai sultani di Giava.
Infatti a Giava troviamo alcune città famose per la loro tradizione batik: Pekalongam, Surahkarta, Jogyakarta.
Nei tempi più antichi il batik prevedeva unicamente l’uso di un colino per la cera, equivalente al nostro uso del pennello, ma preciso come una penna: i disegni erano spirali e ghirigori di piccolissimo formato. Per completare un sarong di circa due metri quadri occorrevano moltissime giornate di lavoro.
Successivamente sono stati introdotti dei timbri, che si impregnano nella cera bollente e poi si applicano, pur sempre a mano, sul tessuto. Ovviamente i “timbri”, applicati a mano, non possono essere troppo pesanti e per questa ragione questi timbri non possono essere più grandi di una ventina di centimetri . Non potete trovare quindi un motivo di 50 centimetri prodotto con un timbro, e quel motivo andrà fatto invece a mano libera.
I parei del primo tipo, cioè quelli prodotti col colino, sono chiamati in Indonesia e indicati nelle nostre collezioni come Parei Dipinti A Mano.
A mano libera con una matita viene disegnato sul tessuto bianco il motivo, astratto o figurativo, del pareo. Successivamente si ricorre all’uso del colino e della cera, con cui si tracciano i confini dei diversi colori. Infine, spesso con una spugnetta, si colora il tessuto, e il colore si espande fino al filo di cera che impedisce una ulteriore propagazione.
Tra i parei che usano i “timbri” per la applicazione della cera, la principale differenzazione sta tra i parei che hanno dei motivi che coprono tutta la superficie del tessuto senza lasciare spazi destinati solo al colore ( esempio: Parei Spirali Grandi e Piccole, Parei Labirinto)e quelli che invece hanno motivi più grandi, cioè fino a circa una ventina di centimetri, che sono applicati qui e là, ma lasciano spazi di colore ( esempio : Parei Geki batik, Parei Cornici)
Attenzione: i Parei Cornici sono caratterizzati da una cornice lunga come il pareo, ininterrotta sui quattro lati: il motivo della cornice è applicato col “timbro” di circa venti centimetri e diventa così lungo semplicemente perchè la successiva timbratura è attaccata con precisione alla fine della precedente. Un osservatore attento riconosce queste timbrature successive e riesce a distinguere tra un pareo cornice a batik e un pareo cornice stampato.
A questo punto posso indicarvi un altro segno che un pareo sia o meno batik, valido almeno al momento dell’acquisto e prima dei successivi lavaggi: le tracce di cera. Sia nei Dipinti A Mano, sia nei parei batik fatti col “timbro”, nei laboratori si immergono i parei nella acqua bollente per portare via la cera. Però l’acqua non sempre è bollente al punto giusto oppure la cera è un po’ troppa e succede che qualche grammo non venga sciolto dall’acqua e rimanga sul pareo che state comperando: potete far andare via la cera con l’unghia, con una spazzolina oppure con un pò d’acqua o con un lavaggio. Avrete avuto però la prova che il pareo è stato dipinto a batik.
In Germania e in Svizzera amano molto il batik e vengono offerti corsi per apprendere questa tecnica. Ovviamente molti appassionati seguono direttamente corsi in Indonesia, dove si possono ammirare gli ultimi artigiani, soprattutto donne di Pekalongham, capaci dei raffinatissimi disegni della tradizione secolare.
Purtroppo il mercato occidentale non è disposto a pagare i lavori raffinati e i giovani artigiani esperti nell’ uso del colino sono sempre mano: quando abbiamo inziato a importare parei, alla fine degli anni 80, i laboratori che producevano Parei Dipinti A Mano erano facili da trovare. Ora sono sempre meno, e i prezzi sempre più costosi.
Oltre al Batik sono usati altri metodi: i più diffusi sono il tie-dye (esempio : Parei sole TD, Parei Strsce TD) e la stampa con matrice (Parei Geki Stampati a Mano, Parei Animale, Pare Haway) .
Come dice il nome stesso, nei parei tie-dye si usano i nodi per impedire la diffusione omogea del colore su tutto il tessuto. Descritta in questo modo, sembra che questa tecnica non offra molte possibilità, ma la inventiva degli artigiani permette sempre nuovi risultati, gradevoli e talvolta perfino affascinanti.
La stampa a mano è semplicemente una stampa che non impiega rotative a motore, come nell’industria moderna, ma telai delle dimensioni del pareo. Su questi telai si fissa la pellicola matrice. Si posizionano i tessuti su lunghissimi tavoli e il telaio viene posato sul tavolo. Dopo aver spalmato il colore, il telaio viene sollevato e spostato sul pezzo di tessuto successivo. Diversi colori necessitano di diversi passaggi del telaio sul tessuto. A differenza di anni fa, oggi si preparano le matrici con la tecnica digitale: il risultato è perfetto e questa tecnica ha permesso di contenere la crescita dei costi.
Caratteristiche tecniche
Tutti i parei, compresi quelli in maglina, sono in tessuto rayon, che in Italia è chiamato viscosa. Si tratta di un tessuto di materia prima vegetale, cioè derivato dalla cellulosa del legno. Non è quindi da confondere con i tessuti “sintetici”, derivati dal petrolio.
Tutte le collezioni dei parei che, indossati alla vita, coprono fino alla caviglia, sono prodotte partendo da pezze lunghe 180 cm, cioè due yards, alte circa 125cm. Il processo di colorazione e la produzione delle frange lo accorciano in proporzioni leggermente differenti a seconda del pigmento utilizzato e della lunghezza delle frange stesse.
Frange: si tratta di una produzione Home Industry, cioè i parei vengono affidati a donne che, a casa loro, integrano il reddito famigliare sfilacciando il tessuto e annodandolo, con un occhio ai figli e agli altri doveri di casa, riunendosi e chiaccherando con le vicine che stanno facendo il loro stesso lavoro.
Nella nostra offerta, molti prodotti sono home industry: ad esempio alcune borse e cappelli di paglia e i cappelli di cotone lavorati ad uncinetto.